• About

In Bocca Al Lupo Express

~ "Non ci sono tante pietre al mondo!"

In Bocca Al Lupo Express

Archivi tag: Klapisch

Buon compleanno

21 giovedì Feb 2013

Posted by In Bocca Al Lupo Express in Ciarlare a vanvera, Un mondo di cialtroni

≈ Lascia un commento

Tag

arte, Bastardi senza gloria, belle donne, bellezza, bellissima, cialtroni, cinema, Damien Rice, en t'attendant, film, foto, Il concerto, Klapisch, Lioret, Mélanie Laurent, Mihaileanu, musica, pop, Quentin Tarantino, Radu Mihaileanu, regia, splendore, Tarantino, video, youtube

Mélanie Lauren - Le concert

Lo splendore ritratto in questa foto risponde al nome di Mélanie Laurent.

È parigina e compie oggi 30 anni; è una gnocca colossale, un’attrice strepitosa (vale la pena ricordarla come Shoshanna in “Bastardi senza gloria” e come la bellissima violinista Anne-Marie Jacquet su “Il concerto”, ma davvero di bei film ne ha fatti tanti); ha lavorato con Klapisch, Lioret, Tarantino e Mihăileanu; recentemente ha anche scritto diretto una pellicola, “Les adoptés” – essere francese aiuta in queste cose; un paio d’anni fa ha inciso un signor disco di pop sofisticato, “En t’attendant”, tra l’altro con una voce più che discreta, in cui duetta con Damien Rice (odio, odio…).

Ma tutte a lei? Non è giusto!

Bon anniversaire, Mélanie!

Condividi:

  • Facebook
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Tumblr
  • E-mail

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Ognuno cerca il suo gatto

22 sabato Set 2012

Posted by In Bocca Al Lupo Express in Fingersi esperti di cinema

≈ Lascia un commento

Tag

Cedric Klapisch, cinema, cinema francese, commedia, film, gatti, gatto, Klapisch, Ognuno cerca il suo gatto, Parigi, Romain Duris

Chacun cherche son chatIl regista francese Cedric Klapisch in Italia è noto pressoché solamente per “L’appartamento spagnolo”, mentre oltralpe si è da tempo dimostrato capace di pellicole intelligenti e profonde, come, ad esempio, il recente “Parigi”; “Ognuno cerca il suo gatto”, del 1996, è il suo secondo film come regista, il primo che ha anche sceneggiato, ed è un gran bel film.

Analizziamo un attimo il titolo dell’opera: ovviamente l’opera non racconta le avventure di una pletora di esseri umani ognuno alla ricerca del proprio piccolo felino. Cos’è quindi un gatto? Un gatto è qualcosa a cui si dedica il proprio tempo, la propria attenzione, il proprio affetto, in maniera funzionale al proprio benessere e soprattutto senza aspettarsi niente di profondo in cambio: un gatto si abitua e si affeziona, ma non ama il proprio padrone. È questo il gatto di cui più o meno tutti i personaggi che compaiono nel film sono alla ricerca: qualcosa di cui prendersi cura, interessarsi ed a cui dedicare la propria vita. Che sia veramente un gatto, che sia un partner, che sia un amico, che sia una missione, che sia qualcosa per cui sentirsi utili, non è davvero importante. Quel che conta è averlo in mente, cercarlo e, magari, trovarlo.

In fin dei conti, per quanto possa sembrare banale e retorico, è questo che cercano le persone. La metafora del gatto, particolarmente azzeccata, dipende dal pretesto narrativo.

Chloe, una giovane truccatrice che vive in una banlieue parigina, decide di prendersi una vacanza ed affida ad una signora anziana che ne possiede un certo numero, la cura del suo gatto; al ritorno, scopre che il gatto è fuggito e non se ne hanno tracce. Comincia allora la ricerca del felino scomparso, che coinvolge un po’ tutto il quartiere, dal gruppo di vecchiette di cui l’affidataria dell’animale fa parte ad un giovane operaio immigrato ai limiti del ritardo mentale, passando per amici e conoscenti della protagonista.

All’interno di questa storia principale si sviluppano una serie di sottotrame che coinvolgono i singoli personaggi: la stessa Chloe, single ed attratta da un misterioso e silenzioso giovane che si ritrova spesso attorno, un suo amico gay con alcuni problemi di coppia (il film contiene una scena con due uomini che fanno sesso: forse non è stata una scelta eroica, ma oltre 15 anni fa certo nemmeno semplicissima), l’operaio che vede nel rendersi utile ad una persona disperata una fuga dall’atmosfera da caserma della comune in cui vive e del cantiere in cui lavora, la piccola comunità di anziane signore che attivano la loro rete di conoscenze mostrandosi attive nel tentativo di veder riconosciuta la loro importanza nel vicinato.

Ognuno, nel prodigarsi per ritrovare il gatto di Chloe, cerca contemporaneamente anche il proprio, appunto.

Il film è dunque molto riflessivo e fotografa con precisione ed eleganza le piccole inquietudini dei personaggi che sceglie di rappresentare. Il piglio dell’opera è comunque orientato alla commedia: per quanto non compaiano scene particolarmente divertenti, l’atmosfera è leggera e serve a far scivolare le situazioni senza appesantire o creare magoni. Però, d fondo, ciò di cui parla è triste, ed il messaggio arriva, chiaro e comprensibile. Klapisch ha optato per una rappresentazione molto realistica: la banlieue parigina è raffigurata in modo crudo, con cantieri aperti, strade in disordine, ed inoltre con una luce chiara ed intensa che fa quasi avvertire il caldo allo spettatore. Il cast, coerentemente con la realizzazione di un’opera di un regista emergente, non comprende nessun nome rilevante – se non Romain Duris, ma più che altro oggi, grazie tra l’altro alle diverse collaborazioni con lo stesso Klapisch – ma è funzionale e ben diretto.

Un lavoro low cost, ma intelligente, poetico e terribilmente francese. Pregevole.

Condividi:

  • Facebook
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Tumblr
  • E-mail

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Articoli recenti

  • Granato @ Wishlist, Roma, 18/01/2018
  • Irlanda
  • Come i leghisti con i profughi
  • Stipendio
  • Lourdes

Unisciti ad altri 92 follower

Archivi

In Bocca Al Lupo Espress su Twitter

I miei Cinguettii

Gallerie

  • Albi
  • Arles e Tarascon
  • Assisi
  • Attorno a Fort William
  • Avignone
  • Borders abbeys, Scozia
  • Carcassonne
  • Concorso fotografico Radio Rock / Sabatini
  • Edimburgo
  • Finalmente la primavera
  • Fori Imperiali in inverno
  • Gubbio e Perugia
  • In giro per le Highlands settentrionali
  • Inverness, loch Ness e Urquhart castle
  • Isola di Skye, Inner Hebrides
  • Mantova e Ferrara
  • Matera
  • Narbonne e Béziers
  • Passeggiata di fine dicembre ai Fori Imperiali
  • Piazza Venezia, Campidoglio e Foro di Traiano
  • Pisa e Lucca
  • Polignano A Mare
  • Primo weekend di saldi
  • Salento e Puglia meridionale
  • Secondo weekend sotto la neve a Roma
  • Sopra e sotto Ponte Garibaldi
  • Un sabato primaverile di fine febbraio
  • Una magnifica giornata di settembre
  • Urbino e dintorni
  • Verso san Bonaventura al Palatino
  • Weekend sotto la neve a Roma
  • Western Highlands ed Eilean Donan Castle

Following

  • Al di là del buco
  • Arancio e blu
  • Arjen Lucassen
  • Bauscia Cafè
  • Bauscia su Twitter
  • Bricolage
  • Circolo degli Artisti
  • Dalle 8 alle 5
  • Ectophile
  • Emilie Autumn
  • Fabbrica Inter
  • Fatto quotidiano
  • Garfiend
  • Interistiorg
  • Italian prog
  • KEXP
  • Keynes blog
  • La Civetta sul comò
  • La tana dei goblin
  • Leo Ortolani
  • Makkox
  • Meteo AM
  • Musica parliamone
  • Off license
  • Paolo Attivissimo
  • Photoshop disasters
  • Pippo Civati
  • Projekt: darkwave
  • Recordstore
  • Repubblica
  • Santa Cecilia
  • Solo frammenti
  • Spinoza
  • Transmission

Meta

  • Registrati
  • Accedi
  • Flusso di pubblicazione
  • Feed dei commenti
  • WordPress.com

Blog su WordPress.com.

Annulla
loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.
Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: