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Dagli integralisti agli squadristi

24 sabato Gen 2015

Posted by In Bocca Al Lupo Express in Un mondo di cialtroni

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Berlusconi, cialtroni, cronaca, Gasparri, governo, Greta e Vanessa, IS, ISIS, Italia, MOSE, notizie, rapimento, Salvini, schifo, sessismo, Siria, squallore, Stato Islamico, TAV

Mi sono preso qualche giorno prima di scrivere qualcosa sulla liberazione di Greta e Vanessa per due ragioni: primo, volevo avere il tempo di riordinare le idee e formarmi un’opinione, secondo desideravo vedere fino a quanto poteva scendere in basso il dibattito pubblico sull’argomento ed a che livello di squallore potesse arrivare gente intitolata a nulla i cui sproloqui hanno risonanza solo perché hanno il merito di aver leccato il culo giusto al momento giusto. Ecco dunque alcune considerazioni sparse sulla faccenda.

1. La voce che è girata subito è che l’Italia abbia pagato un riscatto, secondo fonti non precisate di 12 milioni di dollari, che sulla stampa italiana sono diventati immediatamente 12 milioni di euro, perché l’euro vale più del dollaro e la cifra deve essere ingigantita per alimentare le polemiche. Ora, l’Italia ha notoriamente la fama (meritata o meno che sia) di pagatrice, e questo dovrebbe far riflettere chi di dovere su un eventuale rovesciamento del rapporto di causa ed effetto, ossia che è lo stato italiano a mettere eventualmente a repentaglio la sicurezza dei suoi cittadini in terra straniera facendo sapere che in caso di rapimento i rapitori saranno compensati, non viceversa.

2. Una volta girata la voce del riscatto lo sciacallaggio è partito in tutto il suo splendore: mi piacerebbe sapere cosa certi figuri avrebbero detto se Greta e Vanessa fossero state decapitate, magari con video fatto girare su internet. Tipo che il governo italiano non era stato in grado di salvarle?

3. Giova ricordare che la decapitazione davanti ad una macchina da presa è la fine che hanno fatto un paio di ostaggi nelle mani dell’ISIS qualche mese fa. Giova anche ricordare che allora le rispettive famiglie se la presero in prima istanza con i loro governi, che a loro detta non avevano fatto abbastanza per riportare i loro cittadini in patria. Questo però è meglio rimuoverlo dal dibattito.

4. Non male la teoria che con questo ipotetico riscatto si sarebbe aiutato l’ISIS, quando a chiunque si sia documentato per più di venti secondi è chiarissimo che lo Stato Islamico è molto ben finanziato, al punto da potersi permettere armi americane di ultima generazione, mentre i Curdi vanno avanti con quelle rubate dai vecchi arsenali di Saddam. Ma siccome quelli che si informano sono pochi, gli sciacalli hanno gioco facile.

5. Greta e Vanessa sono due giovani che erano andate in Siria a fare volontariato, forti di una certa esperienza, per idealismo. Un idealismo probabilmente ingenuo, forse bizzarro, magari anche malato, ma sempre idealismo. Leggere gente che si muove solo ed esclusivamente quando il capo ordina o ci sono in ballo montagne di soldi e potere che le insulta è una roba da vomitare.

6. Qualcuno ha detto che adesso Greta e Vanessa dovrebbero subire un pignoramento e lavorare gratis fino a quando non avranno ripagato lo stato italiano della cifra spesa per tirarle fuori da un guaio in cui si erano cacciate da sole. Attendo il primo che condivide questa posizione che fa un incidente in auto dopo aver infranto qualche norma del codice della strada, per poi chiedergli di lavorare gratis per rifondere le spese mediche che hanno gravato sulla collettività.

7. Oppure vogliamo parlare del tempo per il quale personaggi che hanno intascato mazzette per miliardi di euro facendo moltiplicare indefinitamente i costi di opere come il MOSE, il TAV e la Salerno-Reggio Calabria o paralizzato la sanità in diverse regioni, peraltro in modo del tutto consapevole e volontario, dovrebbero servire in ginocchio sui ceci ardenti ogni singolo cittadino italiano?

8. Berlusconi coi suoi 8 milioni di frode fiscale accertati da sentenza passata in giudicato (più i non so nemmeno quanti prescritti) prevede di rifondere lo stato italiano? Gasparri e Salvini prevedono di chiedergli di farlo? Con la stessa insistenza, la stessa strafottenza e lo stesso tono aggressivo e diffamatorio con cui parlano di Greta e Vanessa?

9. Di uno squallore inqualificabile poi le insinuazioni a sfondo sessuale, roba da machismo da burletta, che pure viene ostentato e portato sul bavero da chi lo pratica. Non varrebbe nemmeno la pena parlarne, mi limito a sottolineare come, se si fosse trattato di due mercenari coinvolti in storie di donne, le stesse persone avrebbero plaudito al maschio italiano che si fa valere in trasferta e magari converte le donne musulmane alla causa occidentale a colpi di minchia.

10. Che schifo. Veramente, che schifo.

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Il Nemico da abbattere

19 mercoledì Nov 2014

Posted by In Bocca Al Lupo Express in Un mondo di cialtroni

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Alemanno, assurdo, atac, auto blu, Berlusconi, cialtroni, corruzione, due minuti d'odio, Ignazio Marino, manipolazione, Marino, mazzette, MOSE, Mourinho, multe, notizie, odio, Orwell, politica, Renzi, ridicolo, Roma, scorta, sindaco, stampa, tangenti, TAV

A quanto pare non c’è limite al ridicolo. L’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno durante il suo mandato ha aumentato del 50% il costo dei biglietti dell’ATAC dopo aver militarizzato l’azienda ed averle fatto assumere un numero imprecisato di parenti ed amici, gira tutt’ora con scorta ed auto blu, e il problema è Ignazio Marino che ha preso otto multe con la sua Panda. Marino, secondo lo stesso Alemanno che parla con gran sprezzo del ridicolo, si deve dimettere perché ha preso delle multe.

Berlusconi ha frodato al fisco centinaia di milioni, di cui solo meno di una decina sono sopravvissuti alla prescrizione, e tratta con Renzi sul futuro del Paese. Renzi ha di fatto truffato l’INPS con l’assunzione presso l’azienda di famiglia e si pone come il nuovo che avanza. Marino invece gira con una Panda senza gravare sulla collettività e, da sindaco di Roma, non ha un permesso per il centro storico. Viene multato, che è come dire che una macchina della polizia viene multata per eccesso di velocità, e deve pagare. Fa presente il ridicolo della faccenda, e si deve dimettere.

Ma le persone si rendono conto di quello che dicono?

Il governo commissiona uno studio sui costi del TAV Torino-Lione e salta fuori che sono lievitati di due miliardi e mezzo. Viene scoperto un giro di mazzette e corruzione che triplica i costi del MOSE a Venezia, vanno in galera politici ed amministratori di ogni schieramento, uniti e coesi nell’ideologia del furto ai danni dello Stato. C’è un autunno piovoso ed esondano fiumi, canali e torrenti dappertutto, terreni smottano, muore gente, la popolazione si ritrova a dover spalare da sola il fango dalle strade. A Roma la polizia pesta i manifestanti senza una ragione che fosse una e il Ministro dell’Interno offre una ricostruzione giustificativa più fantasiosa di Cenerentola. Quello che se ne deve andare è Marino perché non vuole pagare otto multe, che se usasse l’auto blu a spese dei cittadini come fa chi ne invoca le dimissioni non avrebbe nemmeno preso.

C’è una campagna di denigrazione nei confronti di Ignazio Marino che, se fosse stata condotta contro Berlusconi all’epoca dei processi per corruzione giudiziaria o contro D’Alema ai tempi della bicamerale e del riuscitissimo tentativo di resuscitare un avversario politico in coma profondo, ce li saremmo tolti di torno da anni. A volte sembra di assistere ai due minuti d’odio orwelliani: a Marino viene addebitato di tutto, da tutti, c’è una specie di trance collettiva, lui è l’incarnazione dell’incompetenza, dell’inefficienza, della cialtroneria, lui è il Male, il Peggio, il Pessimo da estirpare, rimosso lui ecco che magicamente tutto tornerà alla normalità.

Il che probabilmente è vero: si insedierà sul Campidoglio un sindaco bene inserito nel sistema di potere che governa fattivamente l’Italia e la sua Capitale, che distribuisce favori ed appalti con sistemi clientelari, che piazza amici e parenti in giro per le aziende pubbliche che succhia i soldi delle tasse e li distribuisce tra amici e sodali e che gode del placet della stampa, delle banche e della Roma bene. O quantomeno uno che vi si lascerà felicemente guidare, perché per ogni milione che passa c’è sempre qualche spicciolo per chi gira la testa dall’altra parte. Uno che girerà con la scorta e non prenderà mai multe, uno che se dovesse finire sotto l’attenzione della magistratura sarà senza dubbio l’ennesima vittima innocente della brama di potere delle toghe eversive.

“A me non mi piace prostituzione intellettuale. Non mi piace: mi piace onestà intellettuale […] Mi sembra che in questo momento, negli ultimi giorni… Grandissima manipolazione intellettuale, ma grandissima; grandissima. Grandissima manipolazione intellettuale, grandissimo lavoro organizzato di cambiare, di manipolare l’opinione pubblica”, José Mourinho.

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